SINDROME DELLO STRETTO TORACICO
- Luca Bertelli
- 10 dic 2020
- Tempo di lettura: 1 min

⠀ La Sindrome dello stretto toracico si configura in una compressione del plesso brachiale, uno dei sei plessi nervosi del SNP, formato dai nervi cervicali C4-T1, e che fornisce fibre afferenti ed efferenti al torace, alla spalla, al braccio ed alla mano.
I Sintomi in generale sono: • Intorpidimento e formicolio al braccio e/o alle dita poste all'estremità di quest'ultimo; • Dolore o fastidio al collo, alla spalla o alla mano; • Presa debole; • Mano fredda; • Intorpidimento e formicolio alle dita.
La responsabilità può essere ascrivibile, almeno localmente, a diverse tipologie di compressione:
Ipertono degli scaleni: Le fibre del plesso brachiale devono passare attraverso una stretta apertura tra i fasci dello scaleno anteriore e medio. Qualsiasi aumento del tono in uno di questi muscoli (di solito anteriore) fornirà una compressione sufficiente per produrre sintomi. ⠀ Traumi pregressi: alcuni eventi traumatici (soprattutto incidenti d'auto/moto) possono alterare l'anatomia interna dello stretto toracico e portare a una riduzione dello spazio entro cui risiedono l'arteria, la vena succlavia e il plesso brachiale. ⠀
Ipertono del piccolo pettorale: In questo caso la compressione si verifica quando il fascio neurovascolare, passando tra il tendine della piccolo pettorale e il processo coracoideo della scapola, viene compresso.
Cause congenite: La cosiddetta "costa cervicale" è causato da un'anomalia genetica nota come mega apofisi trasversale di C7.
Attività ripetitive: Alcune attività lavorative o sportive inducono a ripetere lo stesso movimento tante volte al giorno e questo può causare sintomi.
La manipolazione fasciale e le manipolazioni vertebrali sono due terapie elettive per trattare questo tipo di disturbi che, a scanso di danni neurologici, possono ristabilire la fluidità tissutale ed eliminare i sintomi in poco tempo.
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